Decreto Ristori 5 bene un cambiamento di calcolo per i contributi Covid, ma si devono abbandonare riferimenti a percentuali rigide di perdita.
Grande attesa per il Decreto Ristori 5 da parte dell’Istituto Nazionale Tributaristi (INT) che saluta con favore il cambiamento di calcolo per i contributi Covid per imprese e professionisti.
“ Come già in precedenti occasioni ribadiamo al Legislatore un modalità più equa per il calcolo dei contributi a fondo perduto per imprese e professionisti, che non devono essere basati su rigide indicazioni di percentuali di perdita, ma sull’applicazione di una percentuale sulle perdite effettivamente subite tra il 2019 ed il 2020, liberandosi e liberandoci dalla sindrome del 33% o 50% e dei codici Ateco che hanno causato forti discriminazioni.” dichiara il Presidente dell’INT Riccardo Alemanno, che precisa, “ La perdita effettiva di fatturato come base imponibile al fine di attribuire ristori maggiori a chi ha avuto perdite maggiori, senza però dimenticare nessuno ed evitando le evidenti discriminazioni di chi si trovasse al disotto, a volte anche di un nonnulla, delle rigide indicazioni del 33 o 50 per cento. Il Governo ed i Ministeri competenti devono investire maggiormente su tali contributi ed abbandonare la politica dei bonus a pioggia. Sono tante le necessità delle attività produttive nel Paese per soddisfarle ed aiutarle a superare la crisi le istituzioni devono ascoltare maggiormente chi opera sul campo e che ha consapevolezza di ciò che propone, ciò vale per i contributi a fondo perduto ma anche per tutte le problematiche collegate al welfare per il mondo del lavoro sia esso dipendente o autonomo dove la giusta pari dignità di peso sociale non deve far dimenticare le differenti peculiarità dei due macro-settori, tutto ciò sarà oggetto di lavoro delle nostre Commissioni delegate.”