Il circolo acquese di Fratelli d’Italia aderisce alla raccolta firme a sostegno della proposta di legge presentata da FDI in Parlamento per rendere l’utero in affitto reato universale
Al via la raccolta firme per definire l’utero in affitto un reato universale, promossa da Isabella Rauti, senatrice di Fratelli d’Italia e responsabile del dipartimento pari opportunità, famiglia e valori non negoziabili del partito.
“Non possiamo consentire di andare a ‘comprare’ bambini all’estero e riconoscerli in Italia, serve una legge che punisca chi lo fa. Da sempre Fratelli d’Italia combatte contro l’utero in affitto, un esempio vergognoso di commercializzazione del corpo femminile e degli stessi bambini che nascono, acquistati come merci di scambio” – spiega il Presidente del circolo cittadino di Acqui Terme di FDI, Claudio Bonante – “Per questi motivi invitiamo iscritti, simpatizzanti e tutti i cittadini che la condividono ad aderire alla petizione on-line promossa da Fratelli d’Italia all’indirizzo
http://uteroinaffittoreatouniversale.it
per chiedere che l’utero in affitto divenga un reato universale, approvando la proposta di legge presentata da Fratelli d’Italia in Parlamento”
Anche Giorgia Meloni lo ha recentemente ribadito commentando a Il Giornale la notizia di un atto del Tribunale di Milano che nei giorni scorsi ha ordinato al Comune di trascrivere integralmente l’atto di nascita con due padri di un bambino nato negli Stati Uniti con l’utero in affitto.
“In Italia la maternità surrogata è espressamente vietata e punita dalla legge 40 ma questo non impedisce alla magistratura di aggirare le norme e sdoganare di fatto nella nostra Nazione una pratica che trasforma la maternità e i bambini in prodotti” – ha detto Giorgia Meloni – “Facciamo fronte comune in Parlamento e approviamo la proposta di FdI per rendere l’utero in affitto reato universale, ovvero punibile in Italia anche se commesso all’estero. Basta perdere tempo”
“La pratica dell’utero in affitto ed il ricorso alla maternità surrogata (vietati dal nostro Ordinamento legislativo) si stanno diffondendo. Al fenomeno è stato dato anche un nome, quello di “turismo procreativo” da parte di coppie italiane, anche dello stesso sesso, che aggirano la Legge, si rivolgono all’estero per la “surrogazione” e non vengono perseguiti in Italia” – conclude Bonante – “La proposta di Legge, a prima firma Giorgia Meloni, intende rendere il ricorso alla maternità surrogata reato universale e come tale penalmente perseguibile, anche se attuata all’estero, sia in Paesi europei che in quelli extraeuropei dove tale pratica è legittima.
Sottoscrivendo la nostra petizione si rivolge un appello a tutte le forze politiche presenti in Parlamento affinché discutano ed approvino la proposta di legge di Fratelli d’Italia per mettere fine ad una compravendita che sfrutta il corpo femminile e le condizioni di povertà socio economica, violando i diritti del nascituro che viene separato dalla madre alla nascita. L’utero in affitto offende la dignità della donna gestante, discrimina la madre biologica (che dopo la gestazione ed il parto perde ogni diritto sul figlio) e riduce i bambini ad oggetto di un mercato su ordinazione.”