Si stanno intensificando i contagi e riempiendo gli ospedali
Nelle ultime settimane, con temperature decisamente sopra la media del periodo, il numero dei contagi è aumentato e di molto, forse complici le aperture decise dal Governo che a partire dal mese di Aprile, che hanno in pratica abolito tutte le regole e le norme sul distanziamento e sull’impiego delle mascherine. “Ritorno alla normalità” “Era post Covid” “Si raccomanda solo di…sarebbe meglio se…” e così via dicendo e, nel contempo, facendo credere ad un ritorno alla normalità solo illusorio e solo per far ripartire le molte attività che negli ultimi due anni erano state fermate o soggette a norme molto restrittive.
Buona scelta? Non proprio ci verrebbe da dire, visto che nel 2021 nello stesso periodo i contagi non arrivavano tanto sopra al migliaio e le morti raramente si avvicinavano alle quaranta unità giornaliere. Per bontà di cronaca raffrontiamo il periodo 2021 all’attuale ad inizio Luglio:
Lunedì 5 Luglio 2021 Contagi 480 decessi 31
Martedì 6 Luglio 2021 Contagi 907 decessi 24
Mercoledì 7 Luglio 2021 Contagi 1010 decessi 14
Sabato 2 Luglio 2022 Contagi 84.700 decessi 63 Percentuale di positività 26%
Domenica 3 Luglio 2022 Contagi 71.937 decessi 72 Percentuale di positività 27.4%
Lunedì 4 Luglio 2022 Contagi 36.281 decessi 59 Percentuale di positività 27.9%
Se analizziamo anche solo superficialmente i dati di tre giorni dello stesso periodo degli ultimi due anni, ci si accorge che non è assolutamente vero che la situazione sia migliore e che la virulenza del virus sia diminuita.
Invece si dice o si vuole far credere che l’attuale variante del virus sia si molto contagiosa, ma assai meno impattante sulle persone ed allora giù concerti, via alle manifestazioni di massa, via al distanziamento tra tavoli sdraio, ombrelloni, via le mascherine che solo in particolari circostanze di assembramento sono “fortemente raccomandate”.
Ma qualcuno ce le vede le decine di migliaia di persone seminude ai concerti del roker di turno con la mascherina diligentemente indossata? Una mano per l’immancabile telefonino, una mano per abbracciare l’amica a fianco o reggerla sulle spalle o tenere una bottiglietta di qualcosa e la mascherina in queste condizioni passa nel dimenticatoio.
Anche gli stadi dell’Italia pallonara 7 giorni su 7 si sono riempiti di “umani urlanti” e sicuramente dimentichi di qualsiasi attenzione al distanziamento. Ed allora?
Ci meravigliamo della crescita dei contagi? Ci soffermiamo o no a pensare che quel 26/27% di contagi sono un campanello di allarme per tutti?
Ci meravigliamo se le terapie intensive aumentano ogni giorno i loro ospiti? Ci meravigliano se gli ospedali si stanno nuovamente riempiendo di ricoverati?
No, non ci meravigliamo perché ce ne freghiamo delle notizie che pur ci arrivano, presi dall’esigenza della vacanza, del divertirci, della “movida” ornai di tutte le sere.
Ed intanto i contagi arrivano quotidianamente a 70/80 mila tranne che nel sabato e domenica perché si fanno meno tamponi e le percentuali di positività sul numero dei tamponi eseguiti sono da giorni sopra il 26% il che sta a significare che un italiano su quattro è positivo, dimenticando poi, come si deve ammettere, che i tamponi “fai da te” se danno positività non necessariamente vengono comunicati agli organi preposti, con buona pace dei contagi e del tracciamento divenuto impossibile. E se questi tamponi “fai da te” li eliminassimo? Non sarebbe proprio un’idea peregrina e farebbe venire allo scoperto tante positività non dichiarate.
Ma crediamo che al momento si voglia far prevalere l’economia, far girare persone e soldi, costi quel che costi anche perché tutto è aumentato e non è solo colpa di una guerra che come una grande madre accoglie a se ed allatta tutti proprio tutti anche coloro che di latte proprio non avrebbero bisogno.
Pier Marco Gallo