L’impegno del Rotary per Diversità, Equità e Inclusione (DEI) è uno dei cardini dell’azione del movimento a livello internazionale. Il convegno ”Perdendo il diritto di essere diversi, perdiamo il privilegio di essere liberi”, organizzato dal Distretto 2032 del Rotary, che si terrà presso la sala conferenze dell’Ordine degli avvocati di Genova (via XII Ottobre, 3), sabato 18 marzo (inizio ore 9:00), costituisce un’importante occasione di confronto e approfondimento.
“Al Rotary, siamo consapevoli che coltivare una cultura diversa, equa e inclusiva è essenziale per realizzare la nostra visione di un mondo in cui le persone si uniscono e agiscono per creare cambiamenti duraturi e fare meglio – sottolinea Anselmo Arlandini, governatore del Distretto 2032, il quale aggiunge: “Incentivare una crescita duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva, un lavoro dignitoso per tutti, donne, uomini, giovani e persone con disabilità.
È questo uno dei 17 obiettivi contenuti nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile sottoscritta dai 193 Paesi membri delle Nazioni Unite”.
Il seminario, che è aperto a tutta la cittadinanza (per partecipare – l’ingresso è gratuito – basta inviare una e-mail a segreteriadistrettuale2223@rotary2032.it ) è una iniziativa della Commissione distrettuale DEI (Diversità, equità, inclusione) il cui scopo è di rendere sempre più efficace l’azione dei 42 club e di più di 2.400 rotariani del Distretto che copre le province di Alessandria, Asti, Cuneo e la Liguria nel campo di competenza.
“La Commissione DEI – afferma la presidente Silvia Scarrone – si rivolge ai Rotariani, ma anche a tutti coloro che sono interessati al problema e che sentono la necessità di favorire ambienti inclusivi senza disuguaglianze. Da sempre seguiamo questi principi e ci impegniamo a svolgere attività di servizio significative ed efficaci: soprattutto, però, dopo la pandemia, la tendenza a chiuderci in noi stessi è un po’ aumentata, e qualche barriera deve ancora essere abbattuta”.
Il convegno, il cui titolo riprende un aforisma del giurista statunitense Charles Evans Hughes Sr. (1862 – 1948), prevede due tavole rotonde. La prima dedicata alla diversa abilità, moderata da Daniela Anselmi vedrà la partecipazione di Pamela Aicardi, Responsabile Area Sociale Teatro Menotti, Francesco Bocciardo, Atleta Paraolimpico, Marcello Follis, Presidente ANFFAS sezione Asti, Fabio Pienovi, Consulta Disabili del Comune di Genova. Segue un intervento di Laura Sicignano, Regista ed autrice: “Kakuma nowhere”.
“Sono operatori del settore e soggetti diventati un simbolo non solo di riscatto personale ma di riferimento per l’intera società. La tavola rotonda si prefigge lo scopo di rispondere al meglio alla grande sfida sociale e culturale di che cosa si può fare in concreto per abbattere le barriere fisiche e mentali che impediscono la piena ed efficace partecipazione nella società delle persone diversamente abili su una base di parità con gli altri”, rileva Daniela Anselmi.
La seconda tavola rotonda dedicata alla discriminazione di genere, moderata da Tiziana Lazzari, vedrà la partecipazione di Alessandra Volpe, Consigliere di Parità della Città Metropolitana di Genova, Anna Giuntini, Amministratore Delegato PH Facility, Fabiola Mascardi, Commissione DEI.
Seguirà un collegamento con Lisa Noja, Avvocato, Consigliere Regione Lombardia, un intervento di Marco Viaggi, Psichiatra – Già Direttore Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze ASL3 Genova.
“È necessaria la trasformazione del pensiero comune in un’ottica che va ben oltre il concetto di parità uomo-donna che rischia di rimanere purtroppo più una prospettiva teorica che un concetto integralmente applicabile alla realtà. Le differenze esistono e vanno accettate. Solo riconoscendole e conoscendole sarà possibile iniziare un vero percorso di condivisione”, evidenzia Tiziana Lazzari.
Gualberto Ranieri