Ecco il nuovo libro di Francesco Marchino “Trova la tua Pocapaglia”: la presentazione al teatro di Bosconero sarà un’occasione per immergersi nella bellezza e nella poesia di un luogo unico e intramontabile, come Pocapaglia, nelle terre del Roero.
Si tratta di una raccolta di scritti e poesie che narrano la vita e l’amore per questo territorio, che è anche il luogo natale dell’autore. Lo scrittore di Bra(Cn), con la sua prosa evocativa e le sue liriche appassionate, mette in luce una realtà semplice e di conseguenza autentica, lontana dal frenetico ritmo delle città. A Pocapaglia, infatti, si rallenta…l’orologio ferma le lancette, manovrate solo dai ritmi della natura e da una vita che attraversa il tempo in modo differente rispetto ai contesti urbani. E’ un orologio stagionale – un orologio umanitario – non asservito alla meccanica del progresso.
Gli abitanti di Pocapaglia – descritti con affetto e delicatezza – diventano protagonisti di un romanzo appartenente a un’altra epoca. Sacerdoti, suore, amici del bar, familiari, nonne, tutti volti di personaggi di terre veraci come il sole d’agosto. Tutto l’intero contesto racconta di una vita tranquilla e quasi felice. Attraverso le loro storie Marchino ci invita a riflettere sull’importanza dei valori genuini, della natura e di tutta la comunità.
Durante la presentazione, l’autore leggerà alcuni estratti del libro, accompagnato da un sottofondo musicale che rievoca le atmosfere descritte nella sua opera. Al termine ci sarà spazio per un dibattito con l’autore e un firmacopie. “Trova la tua Pocapaglia” è un’opera che celebra la bellezza della lentezza e la conseguente autenticità della vita di paese, attraverso gli occhi e il cuore di chi ha vissuto e amato profondamente la sua terra.
Francesco Marchino, nato a Bra, ma residente da sempre a Pocapaglia, è un autore che incarna appieno la filosofia della semplicità. Il suo motto, “La semplicità è la mia metà”, riflette la sua visione del mondo e, di conseguenza, anche il suo approccio alla scrittura. Descrive infatti il suo processo di scrittura come un ritorno all’essenziale, uno spogliarsi di tutto ciò che è superfluo per iniziare a scrivere sul foglio di carta bianco. Questo, che potremmo quasi definire un percorso di purificazione, è ciò che permette a Marchino di scrivere con autenticità e di trasmettere emozioni genuine attraverso le sue opere.