venerdì 27 Dicembre 2024 - Anno 33

UN MONDO TUTTO GREEN

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Ma poi si cerca davvero di salvare la Terra?
UN MONDO TUTTO GREEN

E’ da tempo che la paroletta magica “green” si è appropriata di molta della nostra quotidianità. Su quasi tutte le confezioni dei prodotti di più largo uso la parola green o ecologico appare in bella evidenza.
Ma sarà proprio così, sarà davvero l’inizio di una grande svolta o una mega operazione per tirare fuori ulteriori profitti a scapito dei soliti “noti”: i consumatori.
I recenti mega vertici di Roma e Glasgow, pochi giorni dopo, hanno riunito i Grandi della Terra, non proprio tutti in realtà, mancando Russia e Cina, ma pur sempre una buona “fetta” del mondo capace di disegnare scenari futuri di svolta verso delle economie e dei comportamenti meno impattanti su un ambiente che da tempo subisce i colpi del progresso e delle globalizzazione.
Mancando Cina e Russia è venuta meno una buona “fetta” di quei Paesi che in fatto di inquinamento ambientale non scherzano e che sembrano intenzionati a procrastinare “sine die” quelle manovre necessarie e produrre un limitato innalzamento della temperatura globale del pianeta che ci ospita.
Da considerare, poi, che queste mega riunioni essendo svolte in aree densamente popolate, oltre ai disagi alla circolazione, vedono sfrecciare cortei lunghissimi di auto blindate che ospitano il Potente e l’infinita scorta anteriore e posteriore. E’ davvero finita l’epoca della canzone di Marinella del grande Fabrizio De Andrè dove “un Re senza corona e senza scorta bussò cent’anni alla sua porta”. Si parla di non inquinare ma ci si muove in elicottero, in aerei super accessoriati e che non vanno certo per i cieli spinti da buone intenzioni. Si spingono le auto ad energia elettrica, ma subito si fa lievitare di molto il suo prezzo con conseguente rialzo di altri beni di largo consumo, spinti all’insù dall’altrettanto sconsiderata risalita dei prezzi delle benzina e del diesel che, viaggiando su strada la stragrande quantità delle merci trasportate, concorre all’aumento dei prezzi di tutti i generi alimentari e non.
Si lascia poi via libera a dei ragazzi, guidati da una ragazzina che, benché famosa ed osannata, resta sempre tale, per dare una simbolica “sveglia” ai Potenti Capi di Stato riuniti che a parole potrebbero anche apprezzare, ma nei fatti si percepisce potrebbero ignorare.
Sono davvero troppi gli interessi contrastanti, le variabili in gioco, per credere che sia possibile muoversi tutti nella stesa direzione. Oggi alle guerre classiche, terrorismo e conflitti per lo più locali a parte, si combattono con delle guerre economiche, di prevalenza sui mercati mondiali, costi quel che costi, ignorando le raccomandazioni di scienziati e climatologi che, mai, hanno spazio rilevante in queste “assise”. Facciamo partire vettori che conducono navette intorno alla Terra a scopo turistico, riempiamo i cieli di aerei che frantumano l’aria di continuo ed entrambi non usano di certo combustibili a basso impatto.
Se si volesse seriamente prendere una via virtuosa non solo di facciata e non solo dagli altissimi costi attuali, sarebbero necessarie profonde modifiche alla vita di noi tutti, modifiche che, nel breve forse non sarebbero possibili. E poi bisognerebbe anche considerare che la nostra cara Terra, in passato, ha alternato periodi freddi a periodi più caldi. Ne potrebbe essere la prova il ritrovamento della mummia del Similaun in Trentino, che pascolava a 3200 metri laddove oggi si trova, anche se in fase di regresso, un ghiacciaio. E poi Annibale con i suoi elefanti che attraversa le Alpi? Non credo li avesse dotati di sci e ramponi! E poi ancora i meno giovani ricorderanno i freddi inverni degli anni ’50, quando la neve arrivava ai primi di Dicembre e se ne andava a Marzo inoltrato. Ciclicamente la Terra è stata più calda o più fredda, ma è pur vero che la mano dell’uomo sta contribuendo, non si sa in quale percentuale a provocare le catastrofi naturali che sempre più spesso si abbattono anche sul nostro Paese.
Si potrebbe concludere che da queste Mega Riunioni non c’è da attendersi molto. A parole c’è la volontà di fare qualcosa ed in effetti qualcosa si sta facendo: costi più elevati e maggiori spese su tante cose che si usano frequentemente, in nome di un altro qualcosa che, ancora, non si riesce bene ad inquadrare ed in nome delle tante contraddizioni presenti, come il perseverare del trasporto su gomma ed il “problema“ della plastica che non già andrebbe demonizzata perché inquina, ma si dovrebbe insegnare a tutti, ma proprio a tutti di non disperderla nell’ambiente come facciamo ora. Non è la plastica, materiale geniale, ad inquinare, siamo noi che la gettiamo sempre dove capita e poi ci lamentiamo di trovarcela sempre tra i piedi.

Pier Marco Gallo

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