CLAUDIO CHIAVARI: UN VIAGGIO NEL CUORE
Nato a Firenze nel 1969 e cresciuto tra Napoli e Roma, Claudio Chiavari si distingue nel panorama letterario italiano per il suo eclettico percorso di vita. Lettore instancabile e diarista fin dall’adolescenza, Chiavari ha affinato il suo talento presso la scuola di scrittura creativa “Omero” di Roma. Autore di diverse opere, tra cui “Cinque Canzoni e una Bonus Track” e “Oltre il limite delle proprie possibilità”, Chiavari offre uno sguardo unico sul mondo attraverso la sua scrittura e lo ha espresso al meglio nella sua ultima fatica letteraria “Per i sogni non ci sono segreti”, selezionato per Casa Sanremo Writers ‘24.
Ecco l’intervista esclusiva
Claudio, la tua carriera combina scrittura, volontariato e viaggi. Come queste esperienze hanno plasmato la tua arte e la tua voce narrativa?
“Sono semplicemente me stesso. Il mio impegno nel volontariato è un retaggio dell’adolescenza trascorsa in oratorio. I viaggi, sia reali sia metaforici come la lettura di un libro, hanno ampliato i miei orizzonti, aprendo occhi, mente e cuore.”
Nel tuo ultimo lavoro, “Per i sogni non ci sono segreti”, SBS Edizioni, esplori la tua esperienza sulla via Francigena. Qual è stata la molla che ti ha spinto a condividerla in modo così personale?
“Ho voluto condividere un capitolo cruciale della mia vita, mostrando il vero Claudio, senza veli. Utilizzando la conversazione tra Testa e Piedi, ho creato un filtro, per non esporre completamente me stesso.”
Essere selezionato per Casa Sanremo Writers 2024 è un traguardo notevole. Come influenzerà la tua carriera e cosa ti aspetti da questo evento?
“Partecipare a CSW è un onore. Mi approccio a Sanremo con emozione e curiosità, prontamente immerso nel mondo della letteratura d’élite. Vivrò ogni momento di questa esperienza, cercando nuove ispirazioni e opportunità.”
Claudio Chiavari continua a incantare e ispirare con la sua scrittura profonda e personale. La sua partecipazione a Casa Sanremo Writers 2024 non è solo un riconoscimento del suo talento, ma anche un’occasione per esplorare nuove frontiere artistiche. Con una voce unica, frutto di un mosaico di esperienze, Chiavari rappresenta una figura chiave nel panorama letterario contemporaneo.
MARCO MARTINI: DA MAESTRO D’ARTE A NARRATORE DI SOGNI
Marco Martini, nato il 25 febbraio 1994 in un piccolo paese delle Dolomiti, ha intrapreso un viaggio artistico e personale che lo ha portato dal diploma di “maestro d’arte” alla scrittura. La sua prima opera letteraria, “Sogna Vivi Realizza” SBS Edizioni, è un’intima condivisione delle esperienze della sua adolescenza traumatica, arricchita dalle conoscenze acquisite come Coach certificato secondo i criteri Icf e Lifestyle coach metodo Ongaro. Questo libro rappresenta un traguardo personale per Martini, che vede nel coaching un mezzo per sviluppare nuove abitudini e realizzare i propri sogni.
Ecco l’intervista esclusiva.
Marco, come hai fatto la transizione dalla formazione artistica alla narrativa, e come l’arte visiva ha influenzato la tua scrittura?
La transizione è nata dalla mia intolleranza verso l’infelicità. Affrontando le mie insicurezze e fragilità, ho intrapreso un viaggio introspettivo. La scrittura è diventata il mezzo per scoprire ed esprimere la mia vera essenza, che ha portato alla creazione di “Sogna Vivi Realizza”.
Puoi condividere l’ispirazione dietro “Sogna Vivi Realizza” e cosa speravi di comunicare ai lettori?
Questo libro è un tentativo di dimostrare che non c’è stranezza nella sofferenza. È una storia di resilienza e speranza, in cui mostro che, nonostante le difficoltà, è possibile vivere una vita autentica e gentile.
La selezione del tuo libro per Casa Sanremo Writers è un traguardo notevole. Cosa significa per te questa opportunità?
È un sogno che diventa realtà. Essere selezionato per Casa Sanremo Writers significa poter condividere la mia storia con un pubblico più ampio e dimostrare che è possibile superare le avversità e trovare il proprio posto nel mondo.
La storia di Marco è un esempio potente di come l’arte e il coaching possano convergere per creare cambiamenti significativi nella vita di una persona. Con “Sogna Vivi Realizza”, Marco si afferma come una voce ispiratrice nel panorama letterario, pronta a condividere il suo messaggio di speranza e resilienza con un pubblico più ampio grazie alla piattaforma offerta da Casa Sanremo Writers.
FIORELLA MANDAGLIO: UN PONTE TRA GIURISPRUDENZA E ARTE NEL DIGITALE
Fiorella Mandaglio, giurista con una profonda passione per il mondo digitale, ha dedicato la sua carriera alla promozione dell’educazione digitale e alla lotta contro il bullismo, il cyberbullismo e la violenza di genere. Con la sua esperienza come relatrice in eventi formativi e autrice di opere come “Storie di Lupi Moderni” e il podcast per WebRadio SenzaBarcode “LegalQuette”, Mandaglio è una figura chiave nell’informazione e divulgazione in questi ambiti cruciali. La sua favola, “Camillina Formichina”, mira a diffondere valori di gentilezza e amicizia tra i più giovani e con “LegalQuette, legalità e netiquette in rete”, entrambi SBS Edizioni, è stata selezionata per Casa Sanreemo Writers 2024.
Ecco l’intervista esclusiva.
Fiorella, come sei riuscita a bilanciare e integrare le diverse espressioni artistiche nella tua carriera?
Amo l’arte in ogni sua espressione e trovo che la capacità di comunicare emozioni sia fondamentale. Utilizzo diverse tecniche artistiche a seconda del messaggio che voglio trasmettere. La musica, in particolare, mi aiuta a rilassarmi e a dare forma alle mie idee.
“LegalQuette” è il tuo ultimo libro, selezionato per Casa Sanremo Writers 2024. Qual è il messaggio principale dell’opera?
“LegalQuette” esplora i fenomeni sociali legati all’uso improprio del digitale. Il libro si concentra su come riconoscere azioni punibili come il cyberbullismo, promuovendo una buona educazione digitale e l’uso della gentilezza sui social.
La selezione per Casa Sanremo Writers con “LegalQuette” è un importante riconoscimento. Come influenzerà il tuo ruolo di artista e scrittrice?
Questa opportunità rappresenta un momento di crescita, dove potrò incontrare nuove persone e ascoltare differenti prospettive. Aspiro a creare opere utili e a divulgare il contrasto all’uso distorto della rete.
Conclusione:
Fiorella Mandaglio rappresenta un esempio di come arte e giurisprudenza possano convergere per affrontare tematiche sociali importanti. La sua partecipazione a Casa Sanremo Writers 2024 non è solo un riconoscimento del suo talento, ma anche una piattaforma per ampliare il suo impatto nel contrasto ai problemi del mondo digitale.
CHIARA DOMENICONI: VOCE DELL’ISPIRAZIONE E DEL CORAGGIO
Chiara, nata nel 1972 a Sassuolo, Modena, ha iniziato la sua carriera letteraria nel 2016 dopo aver frequentato la Scuola Holden diretta da Alessandro Baricco. Oltre alla scrittura, Chiara è impegnata nel settore delle gestioni immobiliari. Ha realizzato diverse raccolte di poesie e storie per bambini, collaborando con editori come Altromondo, La Rondine, Vertigo Edizioni e Lupi Editore. Tra i suoi lavori più noti figurano “Diversamente amabile”, “Come un chiodo nella carne” e “Lacrime nere”, pubblicati con Argentodorato Editore. Il suo libro “Psychedelic” è entrato nella Top 100 dei libri più venduti su IBS, e ha ricevuto una menzione speciale al concorso letterario nazionale “Casa Sanremo Writers” 2023 con la sua opera “Mani in extasy. In mendacio veritatis. In errore legis” edita da SBS Edizioni, candidata al Premio Strega Poesia 2023.
Ecco l’intervista esclusiva
Chiara, la tua storia è davvero ispiratrice. Come hai iniziato il tuo viaggio nella scrittura e come hai trasformato le sfide della tua vita in una fonte di ispirazione per gli altri?
“Prendere la penna in mano e iniziare a scrivere è stato naturale e necessario come respirare. Era qualcosa che doveva succedere, la scrittura si è avvicinata a me più che io a lei. Ho visto che mi faceva bene, che stavo bene quando e mentre scrivevo. E dopo. Ho continuato. Nel dolore e nelle difficoltà gli altri, ascoltare gli altri mi è stato molto di aiuto, per capire come farcela o meno, per capire me stessa. È così che dopo, da scrittrice, ho messo a disposizione la mia esperienza affinché potessi rendere ciò che mi era stato dato.”
Parliamo del tuo ultimo libro. Come hai affrontato le tematiche legate ai disturbi alimentari in questa nuova pubblicazione e quale messaggio speravi di trasmettere ai lettori?
“Le ho affrontate senza filtri e metafore, in modo diretto e anche, a volte, molto crudo. Come la malattia è giunta a me, di botto, senza avvisarmi prima, senza prepararmi al peggio. Credo di averla affrontata con verità, quella che ho sempre cercato e che avrei voluto sentirmi dire e vedere intorno a me. Il messaggio che spero di tramettere è quello che si può mentire a tutti ma non a se stessi o almeno non per sempre, c’è la morte, la distruzione a impedirlo.”
Essere selezionati a Casa Sanremo Writers è un grande traguardo. Come questa opportunità influenzerà il tuo ruolo di autrice e attivista, e cosa ti aspetti di portare attraverso la tua partecipazione a questo evento?
“Questa opportunità ovviamente mi carica di orgoglio e felicità e mi dà occasione di maggior visibilità e contatti. Porterò il mio messaggio, come quello appena citato sopra, della verità sempre ma anche quello della scrittura come cura e catarsi. Quindi scrivere fa bene, scrivere e leggersi ma anche e soprattutto leggere in generale, altro e altri. Per capire, capirsi. Viaggiare. E scrivere di nuovo e di più.”
Chiara Domeniconi è un esempio vivente di come la letteratura possa essere uno strumento di trasformazione personale e collettiva, un faro di speranza e coraggio nel mezzo delle sfide della vita.
MARGHERITA BONFILIO: TESSENDO ARTE IN UN MOSAICO DI VITA CREATIVA
Margherita Bonfilio, originaria di Penne (PE), è un’insegnante di Informatica in pensione con una fervida passione per il teatro, la letteratura, la poesia e il giornalismo. La sua carriera è un ricco mosaico di attività letterarie e giornalistiche, con numerose pubblicazioni di poesie e racconti. Nominata “Ambasciatrice di pace per la poesia nel mondo” nel 2019, Margherita diffonde l’amore per la poesia attraverso laboratori e incontri. Tra le sue opere spiccano “Arte e poesia”, “Coretano”, “Gocce di rugiada”, “Spighe di grano”, “Sensazioni” e la recente silloge già superpremiata “La stanza dei segreti”.
Ecco l’intervista esclusiva:
Margherita, la tua carriera è un affascinante mix di insegnamento, scrittura e impegno sociale. Come riesci a bilanciare queste diverse sfaccettature della tua vita e cosa ti ispira a navigare tra il mondo dell’istruzione e quello della scrittura?
Bilanciare la propria attività tra tutto ciò non è sempre facile, ma ci provo. Insegnante dal 1990, ho sempre accettato con piacere le collaborazioni con le scuole. La scrittura è un bisogno imperativo per me; poesia, narrativa, recensioni, articoli, fiabe. Sento il bisogno di condividere ciò che porto nel cuore. Questo mix di attività contribuisce a farmi sentire realizzata e soddisfatta.
“La stanza dei segreti” SBS Edizioni è il tuo ultimo libro, selezionato per Casa Sanremo Writers 2024. Puoi darci un assaggio di cosa possiamo aspettarci da questa storia e come si collega alla tua visione artistica?
Questa silloge è un dono d’amore per i miei lettori. È un invito a lasciare fluire le emozioni, a riappropriarsi del proprio mondo interiore. L’arte è vita, e ogni artista, attraverso diverse forme d’arte, condivide emozioni e si apre al mondo. L’arte nasce anche dal dolore e dalla sofferenza, generando luce e gioia. “La stanza dei segreti” è l’espressione più intima e vera del mio essere.
La tua selezione per Casa Sanremo Writers rappresenta un altro importante riconoscimento nella tua carriera. Come pensi che questa opportunità influenzerà il tuo ruolo di scrittrice?
Questa esperienza, che ho già vissuto l’anno scorso, mi ha permesso di incontrare molte persone tra autori, editori e artisti. “La stanza dei segreti” è una silloge intima e mi darà l’opportunità di mostrare la parte più vera di me. Presentare questo libro a Sanremo è come presentarsi con pochi vestiti in un contesto esigente e culturalmente preparato. Spero che sia un salto verso nuove opportunità e un’occasione per ritrovarmi in un bouquet ricco e colorato di talenti.
Margherita si conferma come una figura poliedrica e significativa nel panorama culturale italiano. La sua partecipazione a Casa Sanremo Writers con “La stanza dei segreti” non è solo un traguardo, ma anche un nuovo punto di partenza per continuare a esprimere e condividere la sua arte e passione.
MARINELLA BRANDINALI: VIAGGIO POETICO DALL’ANIMA
Nata a Milano, Marinella Brandinali ha trasformato la sua passione per la scrittura in un cammino letterario di successo. Dalle sue prime raccolte di poesie e racconti, come “Mare… Vento… e Anima” e “20 Possibilità di essere donna”, alla sua recente opera “La tua voce ora è grido” per Argentodorato Editore, selezionato per Casa Sanremo Writers ‘24.
Ecco l’intervista esclusiva:
Marinella la tua carriera letteraria ha avuto una svolta importante dieci anni fa.Come hai vissuto questo cambiamento e come la poesia ha plasmato la tua vita nel corso degli anni?La poesia 10 anni fa ha bussato alla mia anima e prepotente se né è impossessata, mi ha travolto, ho vissuto giorni scrivendo, sentendo il bisogno ponderante di dire cose a me stessa e piano piano anche ad altri. Ora ne fa parte e senza di lei non riesco a stare, tanto che se sto tanto senza scrivere mi manca qualcosa, una parte di me, quella che ha cose belle da dire.
“La tua voce ora è grido” ha ricevuto riconoscimenti significativi, inclusa la vittoria al Premio Internazionale di Letteratura Contemporanea, puoi condividere un momento o un’ispirazione dietro la creazione di questo libro che ha reso la tua voce così potente?
La creazione di questo libro è stato un atto voluto dedicato a mio marito, molte poesie parlano di lui, mi hanno aiutata a sopportare un periodo molto pesante per me, hanno estirpato dolore, ma non sono pesanti anzi sono atti d’amore verso di lui, ma vi sono anche poesie sui miei ricordi, sul mio amore per la natura, sulla quotidianità della vita, su aneddoti di vita vissuta nell’ infanzia. Alcune sono state sorrisi di guarigione.
La tua opera è stata selezionata per Casa Sanremo writers nel 2024, un traguardo eccezionale. Come pensi che questa opportunità influenzerà la tua prossima fase creativa e cosa speri di portare al pubblico attraverso questa piattaforma?
Sono certa che questa occasione darà modo di farmi conoscere a più persone, a far sentire la mia voce, a fare emozionare altre anime, e soprattutto a incentivarmi a proseguire nel mio cammino sia evolutivo di scrittura, ma anche nel sapermi dare con più tenacia e propositività verso chi ha creduto nelle mie parole, senza mai perdere la mia unicità, restando sempre fedele a me stessa.
Marinella Brandinali si afferma come una poetessa di profondo impatto emotivo e di grande sincerità artistica. La sua partecipazione a Casa Sanremo Writers 2024 non solo celebra il suo talento ma apre anche nuove strade per la sua espressione creativa e la sua capacità di toccare le anime attraverso la poesia.
MIRELLA BONORA: UN VIAGGIO LETTERARIO DALLE RADICI FERRARESI ALL’AFFERMAZIONE NAZIONALE
Mirella Bonora, nata a Ferrara nel 1974, è una figura affascinante nel panorama letterario italiano. Laureata in Scienze dell’Educazione, ha sempre avuto una passione smodata per la scrittura, la storia e un amore viscerale per la sua città. Dopo anni dedicati all’insegnamento e alla formazione, si è dedicata alla famiglia, coltivando la scrittura come un tesoro nascosto. Nel 2020, il suo racconto ha vinto il concorso “Città silenziose”, segnando l’inizio di una nuova fase creativa con il suo primo romanzo, “Il passo della gatta”.
Ecco l’intervista esclusiva:
Mirella, la tua carriera ha un percorso affascinante, dall’insegnamento al successo letterario. Come hai bilanciato la tua passione per la scrittura con la tua carriera nella formazione, e cosa ti ha spinto a tornare alla scrittura dopo tanto tempo?
Nel nostro Paese, purtroppo, il percorso che conduce alla professione di insegnante è spesso difficile e tortuoso. Per fortuna, se ti senti veramente attratta da quel compito affascinante che è il processo di apprendimento, esistono molti modi per viverlo, in attesa di una collocazione “definitiva”. Scuole di recupero, corsi serali, progetti formativi. Da subito, dopo la laurea, mi sono messa in gioco, sperimentando più ruoli e soprattutto confrontandomi con ordini diversi di scuola. Ho sempre pensato che, più che l’impiego “fisso” la mia strada fosse la trasmissione di contenuti e competenze. Ho lavorato con bambini, ragazzi e adulti. Così mi sono avvicinata al mondo della formazione. Parallelamente, ho mantenuto viva la vena creativa, con qualche digressione nel giornalismo, ogni volta che ne ho avuto l’occasione. La scrittura è parte di me da sempre, da ragazzina scrivevo di continuo, più che una passione la definirei un mio modo di essere. E quando la vedi in questo modo, forse, non immagini di farne una professione. Non subito, almeno. La mia priorità comunque è sempre stata la famiglia, tanto che, quando i miei figli erano piccoli, ho scelto, consapevolmente, di dedicarmi a loro come attività principale. Mi trovavo in una fase di cambiamento ed ero convinta, lo sono tuttora, che arrivi il momento giusto per tutto. Quello era il momento per mettere in pausa le mille strade percorse e di sceglierne, magari, una diversa. Immagino che qualcuno possa pensare, a questo punto, che il grande momento per la scrittura arrivò in quegli anni. In realtà, quello fu proprio il periodo in cui di tempo non ne avevo davvero e la scrittura stessa era più che mai “in pausa”. Ma quel cassetto dei sogni, ogni tanto bisognava pur aprirlo, per curiosarci un po’ dentro. E la voglia di scrivere faceva capolino, ogni tanto, dagli angoli più insospettabili. Alla fine, quando nella mia vita c’era di nuovo uno spazio, è arrivata anche la giusta occasione e ho capito quale strada dovevo percorrere da lì in avanti.
“Il passo della gatta” ha ottenuto un notevole successo. Puoi condividere con noi il processo creativo dietro questo romanzo e come la tua connessione con Ferrara ha influenzato la trama?
Di questo romanzo, avevo in mente la trama, i personaggi, gli intrecci, i luoghi che avrei descritto, i colpi di scena, le digressioni, già prima di cominciare a scrivere. Ovviamente non nel dettaglio, ma per sommi capi, sì. Avevo in testa frammenti di dialoghi, che poi ho sviluppato, ma il cui nucleo è esattamente come la prima volta che l’ho immaginato. Il vero problema era che non avevo ben chiaro come si dovesse procedere. Esistono fior fiore di corsi di scrittura, manuali, al giorno d’oggi anche tutorial e addirittura applicazioni. Ma, siamo seri, la scrittura, intesa come la fase in cui scrivi a penna su un quaderno o pigi sui tasti, è molto gratificante, esercita sull’aspirante scrittore un fascino irresistibile. E lo è perché ti senti libero, ti senti creatore. Pure un po’ onnipotente! Quindi, quando ti scatta la voglia, o meglio l’esigenza di dar sfogo alla tua creatività, l’ultima cosa che ti viene in mente è fermarti a progettare, sviluppare, strutturare. Non vuoi imparare a scrivere un romanzo, lo vuoi scrivere e basta. Quindi, quelle idee, quei frammenti, quello spunto di partenza, mi hanno portato a lanciarmi in un’avventura incredibile e nuova. Ho imparato strada facendo, per tentativi ed errori. Nel mio caso, poi, dovevo per forza fermarmi e documentarmi bene, perché per scrivere due righe di sfondo storico o anche solo ambientare una vicenda in un determinato periodo, hai bisogno di una conoscenza approfondita, di letture, di riscontri. Per fortuna la mia intenzione era di scrivere un giallo ambientato a Ferrara, la mia città, con precisi riferimenti storici. Quindi si trattava di un argomento di cui, per passione personale, conoscevo già parecchio e su cui potevo facilmente approfondire. Mi sono concentrata molto sulle atmosfere. Come le ho percepite, come mi hanno ispirato nella nascita dei miei personaggi, così dovevo riuscire a trasferirle in parola. Infine, è arrivato l’editing. Devo molto al mio editor. Mi ha guidata passo passo, aiutandomi a limare la mia scrittura nei contorni giusti. Oggi il mio approccio è sicuramente diverso, più strutturato. Ma non ho certo perso il piacere di pigiare sui tasti!
Essere selezionata per Casa Sanremo Writers è un grande traguardo. Come pensi che questa opportunità influenzerà il tuo stile narrativo e cosa ti aspetti di portare al pubblico nazionale attraverso la tua partecipazione a questo evento?
A dire il vero, ancora non mi rendo conto di quanto accadrà. O meglio, ancora non ci credo. Immagino di essere stata molto fortunata. A volte è sufficiente trovarsi nel momento giusto, nel posto giusto, e ti si presenta l’opportunità che nemmeno sognavi. Per cui coglierla diventa quasi un dovere. Non avrei mai potuto negare a Il passo della gatta l’occasione di una ribalta nazionale. Credo sia una storia piacevole, interessante, coinvolgente. E credo che dipenda soltanto da me farla conoscere il più possibile, al di fuori della mia zona di comfort. Dal punto di vista della mia scrittura, non credo eventi del genere, per quanto importanti, possano davvero influenzarla. Al limite, quello sì, ora ho acquisito maggior coraggio e quello, immagino, si rifletterà nella scrittura.
Mirella Bonora rappresenta un esempio di come la passione e la dedizione possano trasformarsi in un successo letterario. La sua partecipazione a Casa Sanremo Writers con “Il passo della gatta” segna un importante traguardo nella sua carriera di scrittrice, promettendo nuove e entusiasmanti opportunità creative.
SARA TREVISAN: VIAGGIO PROFESSIONALE TRA COACHING, SCRITTURA E AUTOANALISI
Sara, un’esperta nel mercato del lavoro, head hunter, formatrice, autrice e lifestyle coach, ha tracciato un percorso professionale distintivo, combinando abilmente diversi ambiti di studio e lavoro. Autrice di “Nuda Errante” e di manuali dedicati alla ricerca del lavoro, Sara vive a Belluno ma ha un impatto che si estende in tutto il Nord Italia.
Ecco l’intervista esclusiva.
Sara, il tuo percorso abbraccia filosofia, psicologia, marketing e scrittura. Come sei riuscita a integrare queste diverse sfaccettature nella tua carriera e cosa ti ha spinto a diventare così poliedrica?
Il mio interesse per le discipline menzionate sorge dalla profonda curiosità di esplorare me stessa e la complessità dell’essere umano. La scrittura, in questo contesto, assume un duplice ruolo: da un lato, si rivela uno strumento di autoanalisi, e dall’altro, diventa il mio diario di bordo, una testimonianza tangibile del mio percorso. Questa testimonianza, in un secondo momento, può aprire le porte all’altro, al lettore interessato, come me, ad approfondire la comprensione dell’essere umano. Mi definisco spesso come una sorta di “Dottor House dell’essere umano”, una persona profondamente affascinata dal nostro funzionamento sotto ogni prospettiva. Adoro investigare ciò che si cela dietro ai nostri comportamenti, trattando ogni sfida come un enigma da risolvere. Durante questo viaggio di scoperta e conoscenza, ho realizzato che ogni ambito del sapere umano merita di essere studiato, poiché ognuno riflette una parte di noi stessi.
La seconda edizione di “Trova lavoro partendo da te stesso” per SBS Edizioni è un passo avanti nella tua missione di guidare gli altri al successo professionale. Cosa rende questa edizione speciale e quale messaggio vuoi trasmettere ai lettori?
Ciò che distingue questa edizione è l’aggiornamento con le ultime dinamiche del mondo del lavoro e l’integrazione di nuovi approfondimenti basati sull’esperienza attinta dalla selezione del personale e dalla consulenza che propongo continuamente nelle politiche attive del lavoro. Gli strumenti derivati dal business coaching e dal dialogo strategico, aggiunti in questa versione, conferiscono all’opera la capacità di guidare concretamente il lettore nel suo percorso di crescita. Attraverso domande ed esercizi, il lettore sarà orientato nella reale scoperta e conoscenza di sé, pronto poi ad apprendere come sfruttare gli strumenti della rete per presentarsi al meglio presso i suoi interlocutori, agenzie o aziende che siano. Il messaggio fondamentale che voglio trasmettere è l’importanza di prendere il controllo del proprio percorso professionale, identificando passioni e abilità uniche per costruire un cammino significativo e gratificante. Questi strumenti, derivati dal business coaching, incentivano il lettore a compiere un lavoro pratico su di sé, rendendo l’esperienza di lettura non solo informativa ma anche orientata all’azione.
La tua selezione per Casa Sanremo Writers 2024 è un traguardo notevole. Come pensi che questa opportunità influenzerà la tua narrativa e cosa sperate di portare al pubblico attraverso la tua partecipazione a Casa Sanremo Writers?
Essere selezionata per Casa Sanremo Writers 2024 rappresenta per me un traguardo emozionante. Questa opportunità è un passo significativo nella mia carriera di scrittrice, e sono felice di poter far arrivare le mie opere a un pubblico più vasto. Questa esperienza mi spingerà a esplorare ulteriori sfide, ampliando così la mia presenza nel mondo della scrittura. Sono impaziente di vedere come questa selezione influenzerà positivamente il mio percorso artistico.
La carriera di Sara è un esempio di come si possa navigare con successo tra diversi ambiti professionali, integrando filosofia, psicologia, marketing e scrittura. La sua partecipazione a Casa Sanremo Writers 2024 è una conferma del suo talento e della sua capacità di influenzare positivamente il percorso professionale di molte persone.
TRA NOTE E POESIA: IL MONDO ARTISTICO DI SILVIA FRANGIPANE
Silvia Frangipane, una vera e propria artista poliedrica, si è fatta strada nel mondo dell’arte attraverso una varietà di espressioni creative. La sua carriera abbraccia la musica, la poesia, il teatro e altre forme di spettacolo, con una particolare passione per la musica francese del ‘900. Autrice del libro di poesie “Tra cielo e mare”, Silvia ha creato il format RIVE GAUCHE, che rappresenta una fusione innovativa di testo, musica ed emozioni.
Ecco l’intervista esclusiva:
Silvia, la tua carriera abbraccia un ventaglio incredibile di discipline artistiche, dalla musica alla poesia, al teatro. Come riesci a bilanciare e integrare queste diverse espressioni creative nella tua vita artistica, e cosa ti ispira a muoverti tra queste sfere così variegate?
Non è semplice. Ogni disciplina è nata come una necessità di espressione in momenti diversi negli anni e ora non riesco più a far a meno di nessuna. Ciascuna mi permette di raccontare qualcosa ed esprimere un’emozione in modo diverso. In realtà sono tutte espressioni che nascono da un processo di conoscenza interno, da una consapevolezza e da un desiderio di condivisione emotiva autentico e a seconda di ciò che voglio raccontare una forma prende il sopravvento. Spesso però riesco a unificarle in uno spettacolo e questa è la cosa più bella per me. Quando scrivi la poesia e la musica già sai che non sarai presente quando verrà letta o ascoltata mentre quando porti la tua arte a teatro senti la presenza del pubblico e tutto è diverso. Per questo ho creato il format Rive Gauche. Cerco di creare per il pubblico una magia di suono e di parole senza soluzione di continuità, in modo che non sappia se l’emozione che sta provando è indotta dal brano musicale o dal testo. Cerco di creare un viaggio emozionale pieno per lo spettatore che lo porti a declinare la valenza emotiva di ciò che percepisce secondo il proprio vissuto .
“Tra cielo e mare” Bertoni Editore è il tuo primo libro di poesie. Puoi condividere con noi il tuo approccio alla scrittura poetica e come questa raccolta riflette la tua visione artistica?
Questo è il primo libro di poesie che pubblico ed è in rima. La rima secondo me è una forma musicale intima e silenziosa, le parole danzano ad un ritmo che definisco io, lento o veloce che sia, dò loro un ritmo. Questa rima, questa musica dei versi, la vivo come una colonna sonoro di ciò che racconta la poesia. E poiché io penso spesso per immagini è la colonna sonora dei miei pensieri-immagini e quindi dei miei versi poetici. Sono un tutt’uno. Quindi ogni mia poesia la vivo come un lacerto di un film che, visto che mi indirizzo alla mia fragile quotidianità, è il film della mia vita.
La tua selezione per Casa Sanremo Writers 2024 è un riconoscimento notevole. Come pensi che questa opportunità influenzerà la tua creatività artistica, e cosa sperate di portare al pubblico attraverso la tua partecipazione a questa vetrina prestigiosa?
Spero che questa vetrina mi dia un po’ di visibilità così necessaria agli scrittori e agli artisti come me per il proprio lavoro. Spero quindi che induca curiosità ed interesse per la mia arte.
Porto un ritorno alla rima in poesia, porto un riflettere sul nostro fragile quotidiano con pacatezza, lucidità e compassione, porto dei pensieri che si muovono ad un ritmo musicale intimo e nascosto, porto un’attenzione alla natura e alla sua capacità di accettazione del cambiamento, porto per mano il lettore tra solitudine, paura e vita.
Silvia Frangipane, con il suo eclettico talento artistico, offre un contributo unico al mondo dell’arte. La sua partecipazione a Casa Sanremo Writers 2024 è un’occasione per far conoscere la sua arte a un pubblico più ampio, dimostrando come la fusione di musica, poesia e teatro possa creare un’esperienza artistica profondamente emotiva e coinvolgente.
MARCO COSTANTINI: PENNA CONTRO LE AVVERSITA’
Marco Costantini, una voce emergente e poliedrica nel panorama letterario italiano, che ha saputo trasformare la sua personale rinascita in ispirazione creativa.
Nato a Roma nel 1960, Marco Costantini si è diplomato in ragioneria prima di iscriversi alla Facoltà di Giurisprudenza presso l’Università La Sapienza di Roma. Ha scritto diversi libri e poesie, affrontando tematiche delicate come la violenza sulle donne nel suo primo lavoro, “Dieci stupide idiozie” (Imprimatur, 2014). Il suo primo romanzo, “Senza più cadere” (Compagnia Editoriale Aliberti, 2017), è seguito da una silloge poetica. Nel 2022 ha pubblicato “L’angelo di stoffa” con SBS Edizioni, che ha catturato l’attenzione della vetrina letteraria Casa Sanremo Writers 2023. Oggi, con Riscatto d’amore sempre SBS Edizioni, si prepara a Casa Sanremo Writers 2024
Ecco l’intervista esclusiva
Marco, la tua carriera letteraria abbraccia una vasta gamma di generi, dalle poesie ai racconti brevi e ai romanzi. Come hai navigato attraverso questa diversità creativa e cosa trovi più gratificante nel dare voce a storie così variegate?
“La mia esperienza personale mi ha fatto conoscere molte persone e molte storie diverse. Leggo molto e mi piace cercare storie, il che mi ha permesso di cimentarmi in diversi modi di scrittura.”
“Riscatto d’amore” è stato selezionato per Casa Sanremo Writers 2024, un notevole traguardo. Qual è il messaggio principale che desideri trasmettere attraverso questo romanzo e come pensi che la sua inclusione in Casa Sanremo Writers influenzerà la sua diffusione e ricezione?
“Il messaggio principale è che tutti abbiamo la possibilità di trovare l’amore, nonostante le difficoltà della vita. Ognuno può innamorarsi e superare gli ostacoli se ci si aiuta a vicenda. Spero che la partecipazione a Casa Sanremo Writers possa essere un trampolino di lancio per il libro.”
Essere parte di Casa Sanremo Writers è un riconoscimento significativo. Come pensi che questa opportunità influenzerà il tuo approccio alla scrittura e cosa ti aspetti di portare al pubblico attraverso la tua partecipazione a questa vetrina prestigiosa?
“Questa esperienza mi darà sicuramente la possibilità di sperimentare nuove forme di apprendimento e di narrazione. Vorrei essere un narratore di ciò che circonda la mia vita, e la vita di tanti altri.”
Marco Costantini emerge come una figura ispiratrice, che attraverso le sue opere letterarie, offre uno spaccato profondo e autentico dell’esperienza umana, portando alla luce storie di speranza, amore e rinascita.
PAOLO DE LIGUORO: VITA TRA MEDICINA E PASSIONE
Paolo De Liguoro, figura poliedrica nel campo della medicina e del giornalismo, ora si affaccia con successo anche nel mondo della scrittura.
Dopo aver conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Napoli e specializzandosi in Tisiologia e Malattie dell’Apparato Respiratorio, Paolo De Liguoro ha intrapreso un percorso professionale eccezionale. Ha iniziato come assistente medico volontario, per poi diventare medico fiscale della USL e dell’INPS a Napoli, fino a ricoprire il ruolo di Responsabile delle Attività di Coordinamento di Guardia Medica ed Emergenza Territoriale. Dal 1997 esercita come medico di famiglia, divenendo anche Presidente della Cooperativa di medici di medicina generale, MediCoop Vesevo, e Responsabile di un Provider ministeriale per la formazione medica continua. Inoltre, è un giornalista pubblicista e Direttore Responsabile di quattro testate giornalistiche web.
Ecco l’intervista esclusiva
Paolo, hai una carriera medica e giornalistica molto ricca. Come riesci a bilanciare la tua attività di medico di famiglia con il tuo ruolo nel giornalismo e ora anche con la scrittura?
“La mia giornata è suddivisa in fasce orarie. La professione medica occupa gran parte del mio tempo e richiede continui aggiornamenti. Nonostante l’esperienza di quarant’anni, studio ancora molto. Il giornalismo e la scrittura, invece, li coltivo nelle ore serali e notturne, quando abbandono la veste di medico per indossare quella di giornalista e scrittore. La mia vita è metodica e l’arte dello scrivere la si può realizzare tranquillamente tra le mura domestiche.”
“Stupi.Diario. Il mio cassetto della memoria” è il tuo romanzo d’esordio. Cosa ti ha spinto a condividere la tua storia attraverso questa forma narrativa, e cosa speravi di comunicare ai lettori attraverso questo libro?
“Volevo raccontare il mio percorso formativo e le abitudini degli studenti di medicina degli anni ’80. Dopo il plauso convinto dei miei intimi, ho deciso di pubblicare il libro. Spero che i lettori saranno incuriositi dalle vicende narrate. Ho voluto un libro di facile lettura, ‘smart’, e spero di aver raggiunto questo obiettivo. Sarà il giudizio dei lettori a determinare il successo del volume.”
La selezione del tuo libro per Casa Sanremo Writers 2024 è un traguardo significativo. Come pensi che questa opportunità possa influenzare il modo in cui il tuo lavoro viene ricevuto dal pubblico e cosa speri di ottenere partecipando a questo evento prestigioso?
“Casa Sanremo Writers è un’opportunità unica per raggiungere un vasto pubblico. Non ho velleità letterarie, ma spero che il mio libro possa suscitare interesse e dibattito. Spero che la partecipazione a questo evento mi permetta di avvicinarmi a un pubblico più ampio e di far comprendere meglio il ruolo del medico di famiglia, una professione che ho scelto con passione.”
Paolo De Liguoro è un esempio luminoso di come si possa eccellere in più campi, unendo la passione per la medicina, il giornalismo e la scrittura, e offrendo un contributo significativo a ciascuna di queste aree.